I COLLI BERICI

Sorprendono con un’ambiente rurale straordinario e una natura aperta a paesaggi superbi, o chiusa in luoghi incontaminati, ancora poco conosciuti.
Dalla città di Vicenza si allungano verso sud, per oltre venti chilometri, estendendosi per una superficie di quasi 200 chilometri quadrati e comprendendo anche i piccoli rilievi più staccati, come le colline di Montegalda e quelle di Albettone.
Costituiscono un alternarsi di valli, rilievi e altipiani, che si alzano sulla pianura superando i 400 metri nella parte centrale, caratterizzata da lievi ondulazioni, vallette e doline tipiche del paesaggio carsico. Quasi sempre salgono in modo dolce e rettilineo, tranne che per il lato sudorientale che presenta caratteristiche estremamente differenti.

Gli studi effettuati sulle rocce e la numerosa presenza di fossili di forme di vita, sia animale che vegetale, permettono di attribuire chiaramente ai Berici un’origine marina, una formazione avvenuta in un lunghissimo processo di sedimentazione di resti vegetali, gusci animali.

La vegetazione dei colli è il risultato di una lenta migrazione di flore, giunte anche da molto lontano, nel corso dei millenni, creando peculiarità tipiche e uniche e diverse tipologie di bosco che variano da zona a zona.
Oggi nei boschi sopravvive anche una grandissima varietà di uccelli, piccoli mammiferi, ma anche cinghiali, caprioli e volpi.

Oltre alle molte aree archeologiche d’interesse, i Colli Berici presentano una quantità di architettura rurale di una ricchezza unica, così come edifici devozionali, come chiesette ed oratori gentilizi, di alta espressione artistico-religiosa. Il patrimonio di ville venete ed edifici importanti è vastissimo, e raggiunge con le Ville Palladiane l’espressione più importante e famosa: una su tutte Villa Capra Valmarana, detta La Rotonda.

La viticoltura raccoglie una lunghissima tradizione (le prime tracce di vitigni in loco sono del Paleolitico) e offre vini tipici e pregiati, molto apprezzati. Come molto apprezzati e riconosciuti per la loro alta qualità sono gli oli tipici ottenuti dagli uliveti coltivati lungo molti pendii.
Molti frutti della terra delle pendici e della pianura ai piedi dei colli, sono tipicità apprezzate e rinomate di zona in zona, contribuendo ad una cultura culinaria di lunga tradizione, e che raggiunge espressione di massima raffinatezza in luoghi di ristorazione ovunque presenti su territorio.

Tipiche sono anche talune attività artigianali, come quella legata alla lavorazione della “Pietra dei Berici”, una bianca e tenera roccia calcarea, conosciuta già dai Romani.

Attraversati da molti sentieri che spesso seguono le strade un tempo lontano percorse dagli antichi abitanti del luogo, i Colli Berici sono oggi luogo di molte attività escursionistiche e sportive di ogni genere (bike, parapendio, free climbing, per citarne alcune), anche di livello nazionale ed internazionale.

I colli sono stati permeati nei secoli della vita in tutte le sue manifestazioni: attraversati da eserciti, sono stati teatro di Battaglie, ma anche luogo di molti monasteri, e di centri di culto importanti come il santuario di Monte Berico.
Abitati già nel Paleolitico, sui Colli Berici si sono via via diffuse piccole comunità raccolte in cortili e borghi, oggi antichi e preziosi resti dell’evolversi della storia dell’uomo di questi luoghi.

 

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Ero intelligente e volevo cambiare il mondo. Ora sono saggio e sto cambiando me stesso. Dalai Lama