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LA RAGAZZA SULL'ALBERO
Il 10 dicembre 1997, all’età di ventitré anni, Julia Butterfly Hill si arrampica in cima a una sequoia per protestare contro l’abbattimento della foresta. Pensava di rimanervi solo qualche settimana, invece finì col passare ben due anni su una piccola piattaforma a cinquantaquattro metri d’altezza, prima di raggiungere un accordo che evitò il taglio dell’albero dove si trovava e di quelli dell’area circostante.
Trascorsi ormai vent’anni da quella impresa, Julia continua a rappresentare un simbolo per il movimento ambientalista mondiale e uno stimolo per le giovani generazioni. Questo non è solo il racconto della sua avventura, ma anche dell’affascinante percorso di crescita di una giovane donna che grazie all’impegno per la difesa delle sequoie diventa consapevole della potenzialità dei piccoli gesti nel trasformare il mondo.
Questa nuova edizione italiana è arricchita con un’intervista recente a Julia, che riflette sulla sua impresa passata, sulla sua eredità e sulle urgenze attuali del Pianeta.
CAMMINARE IN CONSAPEVOLEZZA
Per sintetizzare il contenuto di questo libretto, credo sia significativo riportare la frase iniziale: “All’inizio della nostra vita, quando avevamo imparato da poco a camminare, lo facevamo solo per il gusto di camminare. Camminavamo e scoprivamo ogni istante, via via che gli andavamo incontro. Possiamo reimparare a camminare in quel modo.”
Ecco il senso della meditazione camminata per il grande maestro zen vietnamita Thich Nhat Hanh. Questo libretto è una antologia di brevi scritti, di pensieri e aforismi, dedicati al camminare in consapevolezza, all’utilizzare il camminare per tornare in presenza mentale, perché vivendo nel presente si trova armonia e pace. Un libretto da portare nello zaino, da aprire durante una sosta seduti su un masso o sull’erba, per leggerne una o poche pagine, e poi rimettersi in cammino. Diventa uno strumento di supporto al vostro percorso di crescita interiore, grazie al cammino.
Thich Nhat Hanh – “Camminare in consapevolezza”, Terra Nuova 2017 – 10 euro
L'ARTE DI FARE LO ZAINO
Partiamo da cosa questo libro non è. Non è un manuale che vi spiega come fare lo zaino, cosa portare o non portare, come distribuire i pesi al suo interno, nessuna lista o consigli su come caricarsi lo zaino sulle spalle. Il titolo in effetti è fuorviante, probabilmente giocato dalla casa editrice per marketing. Avrebbe calzato meglio il titolo “Zaino compagno fedele” oppure “Zaino leggero in libera strada”.
Perché il libro di Andrea Mattei è in primis una dichiarazione d’amore per il proprio zaino, e un elogio della leggerezza, del togliere per essere più felici. L’arte del togliere, piuttosto. Non a caso il libro si apre con una citazione di Henry David Thoreau: “Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose delle quali può fare a meno”.
ITALIA SELVAGGIA
L’Italia selvaggia. Guida alla scoperta di luoghi incontaminati per tutti i piedi.
Per l’editore Altreconomia è uscito “L’Italia selvaggia. Guida alla scoperta di luoghi incontaminati per tutti i piedi”. È un piccolo libro ma denso di proposte.
Esistono ancora in questa Italia cementificata luoghi selvaggi, dove la natura signoreggia e la presenza umana è rarefatta? Sono pochi, ed Elisa vi propone di conoscerli camminandoci dentro.
TUTTITALIA TREKKING
Sui sentieri delle 20 regioni italiane
Un libro scritto per far conoscere l'attività dell'associazione Surgery for children di Vicenza che mette insieme chirurghi e infermieri che vanno ad operare bambini con malformazioni congenite in africa e america latina.
ITALIA A PIEDI
L'Italia più bella si scopre con le proprie gambe. Ne è convinto il giornalista e fotografo Fabrizio Ardito che ha raccolto nel libro Italia a Piedi (Touring Editore, 19,90 euro ) gli itinerari più affascinanti per scoprire passo a passo il meglio della penisola.
Lo sostiene Paolo Rumiz che interviene sulle pagine della guida per ricordare che «viaggiando a piedi fai i conti con te stesso, con chi incontri e con la tua solitudine, e andare camminando ti pulisce e ti rigenera velocemente. In cammino mangiamo più o meno le stesse quantità di cibo di quando facciamo una vita sedentaria, però beviamo cinque volte tanto, il che vuol dire che ci si "lava" dall'interno. L'atteggiamento con cui si cammina in uno spazio aperto e non troppo popolato è il modo per dire chi sei. Con il tuo modo di muoverti lanci messaggi immediati a chi ti vede: chi ti incontra saprà molte cose di te prima di arrivare a portata di voce o di stretta di mano. Come: "Sono italiano, vengo da lontano, sono in pace con il mondo, sono curioso di incontrare un altro"».
UN MILIONEOTTOCENTOMILA PASSI
Un cammino di Santiago con un bambino di otto anni
Ogni diario di cammino verso Santiago ha le sue ragioni d’esistere. Per se stessi, perché scrivere in cammino è un aiuto a guardarsi dentro. Ma anche per gli altri. Che imparano e partecipano al viaggio. Ogni diario di cammino che leggo, mi sento di essere in cammino anche io.
Il diario di Elisabetta Orlandi ha una particolarità: è il primo in cui si racconta un cammino di Santiago con un bambino di otto anni. Una donna, una mamma. E un bambino.
Ed è commovente vivere passo dopo passo la determinazione e l’amore di questa donna per il figlio e per il Cammino.
La forza di questo diario sta nel fatto che l’autrice vive questo Cammino con grande gratitudine, ogni passo è un ringraziamento per poter camminare con suo figlio. Un atto di coraggio e di fede. E di fiducia in se stessi e nel mondo. Bello, no?