libri
LA VOCAZIONE DI PERDERSI
Franco Michieli – “La vocazione di perdersi”, Ediciclo 2015 – 8,50 euroDa 20 anni Michieli ha elaborato una filosofia dell’andare in montagna, basata sul valore di non usare strumenti come mappe, bussole, gps, orologi, per ritrovare quello spirito interiore atavico di orientamento, fatto di intuizioni e di capacità di lettura del paesaggio, del sole, degli astri, ecc. Se ci appoggiamo sempre a mappe e strumenti elettronici, non guardiamo con attenzione la realtà, questo Michieli lo imparò da giovane, quando a venti anni con un amico attraversò la Sardegna a piedi da costa a costa, seguendo una descrizione imprecisa tratta da una nota rivista. Dopo essersi persi varie volte, furono costretti a osservare il paesaggio fatto di valli parallele, dorsali, e trovando una geometria in un andamento apparentemente casuale. Da quel momento Michieli ha affinato la tecnica, ha attraversato le grandi tundre nordiche, e anche la Lapponia, con questo stile.
LA BORRACCIA DELLE PAROLE
E' in libreria il bellissimo libro di Massimo Montanari La Borraccia delle Parole, per Edizioni dei Cammini.
È il libro ideale da regalare a Natale a bambini che volete coinvolgere nelle vostre camminate, ma è così bello che anche gli adulti lo apprezzeranno.
I disegni di Francesco De Benedittis, innanzitutto: sono un perfetto corredo alle filastrocche di Montanari, e seguono i bambini nelle loro avventure, accompagnati dalla presenza discreta di tanti animaletti del bosco (volpe, insetti, marmotta, gufi, bruchi, cinghialetti…).
Camminare al buio, dormire in tenda, camminare sotto la pioggia, il cammino è pieno di sorprese e di magia, grazie alle parole di Montanari.
Massimo Montanari, Francesco de Benedittis – “La Borraccia delle Parole”, Edizioni dei Cammini 2015 – 17,50 euroOGNI ALBERO E' UN POETA
Tiziano Fratus – “Ogni albero è un poeta”, Mondadori 2015 – 17 euroTiziano Fratus con questo libro si pone nella scia di autori anglofoni naturalisti di oggi e di ieri (Wordsworth, Thoreau, Lopez, Deakin, Sebald, Macfarlane e tanti altri). Diario poetico di osservazioni e riflessioni naturalistiche, raccolte durante le sue passeggiate. Molto spesso il terreno di osservazione in cammino sono i boschi dietro casa, nelle Terre Alte delle Alpi piemontesi. Altre volte Fratus posiziona la tenda nella natura e comincia a esplorare. In cammino la sua mente vaga, e le osservazioni portano a parlare di ere geologiche antiche, di animali estinti, o di ricordi di bambino alle prese con insetti o con giochi nei ruscelli.
Il camminare è lo strumento, per osservare, pensare, poetare:
“La straordinaria bellezza del camminare in una selva ti porta a curiosare in ogni forma di sapere umano. L’art’. La silvicoltura. La geologia. La botanica. La zoologia. L’ornitologia. La storia dell’umanità. Allunghi l’occhio e un dito: segni un punto preciso e si apre una parentesi che contiene una storia.”
LO SPIRITO DEI PIEDI
Andrea Bellavite
LO SPIRITO DEI PIEDI
Piccoli viandanti alla ricerca della verità
Perché si cammina? Con quali ragioni si parte e si affronta l’ignoto del viaggio a piedi? Quanti tipi di camminatori ci sono? Ci sono diverse tipologie di camminatori. I pellegrini assoluti, coloro che fanno del camminare la loro stessa forma di esistenza, che richiamano i valori dell’essenzialità e della solidarietà. I moderni viandanti che, sui percorsi classici del Medioevo identificano una nuova modalità di turismo.
Gli alpinisti, che cercano il rischio e sfidano la montagna, ma che in realtà cercano di conoscere il proprio limite e di rendere più significativa e felice la vita. C’è inoltre chi cammina per sopravvivere, in particolare le decine di migliaia di poveri che fuggono dalla fame, dalla guerra e dalla povertà. Ognuno trova nel cammino la sua Verità.
CAMMINARE IN MONTAGNA
uscito il libro di ALDO LEVITI
Con immenso piacere vi segnalo l’uscita del libro dell’amico ALDO LEVITI dal titolo “CAMMINARE IN MONTAGNA” - edito da Valentina Trentini Editore di Trento.
Aldo Leviti, nato nel 1950 a Frauenfeld (Svizzera) è Istruttore Nazionale delle Guide Alpine e maestro di sci., istruttore di nordic walking della Scuola Italiana e formatore, per quanto riguarda il Winter Nordic Walking. Sposato con la nostra Master Trainer Claudia Boschetto, è padre di due figli.
La sua vita è stata la montagna, dove con passione, ha conquistato diverse cime tracciando vie alpinistiche con difficoltà estreme, in prima assoluta, e ripetendo le più famose scalate dolomitiche.
LA VIA DEGLI DEI
È uscita una nuova guida a uno dei cammini più amati in Italia, la Via degli Dei da Bologna a Firenze. È un cammino di successo, perché in tanti amano partire da Piazza Maggiore a Bologna e arrivare dopo una settimana in Piazza della Signoria a Firenze, seguendo questo percorso che valica l’Appennino.
Frequentata e ben conosciuta dagli Etruschi che vivevano in queste terre, la Via degli Dei divenne principale via romana di collegamento tra Bononia e Arezzo a partire dal 187 a.C., con il nome di Flaminia Militare, le cui vestigia accompagnano il viandante per lunghi tratti del percorso.
WILDERNESS IN ITALIA A piedi nei luoghi del silenzio
Valentina Scaglia è giornalista, ma prima di tutto è appassionata di camminare. E ama i luoghi del silenzio, ha dedicato tanto tempo a camminare tra valli abbandonate dall’uomo, paesi fantasma, conoscendo nuovi eremiti, ma soprattutto attraversando a piedi quelle aree wilderness che ancora resistono in Italia. Sono piccole macchie verdi, ma sono tante, dalla Val Grande all’Aspromonte, dalle Dolomiti Bellunesi alle Foreste casentinesi, dall’Orsomarso al Supramonte. Wilderness, parola intraducibile in italiano (potrebbe essere “selvaggità”) significa natura selvaggia, dove la presenza dell’uomo è rara e saltuaria. Ovviamente le grandi wilderness sono quelle di paesi come l’Alaska, in Italia sono pochi chilometri quadrati. Ma sono sufficienti per vivere piccole avventure di immersione nel lato selvatico. Nel libro appena pubblicato Valentina Scaglia dedica anche un capitolo a come diventare selvatici, quindi a quale attrezzatura portare nelle proprie esplorazioni, cercando di alleggerire il più possibile lo zaino, ed essere ultraleggeri.